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Villa Méditerranée | Cantilever between Art and Architecture

September 2, 2013

This is a conversation I had with Tommaso Sacchi curator of an multimedia exhibition about the Villa Méditerranée in Marseille. Designed by Stefano Boeri , this iconic and visionary building is one of the highlights of Marseille EU Culture Capital 2013 programme. The exhibition (open untill 15th September) tells the story of the building featuring photographs, a video and a Carrara marble architectural maquette.  I was particulalrly pleased to talk about it also because back in 2002 I was impressed by the installation Solid Sea at Kassel Documenta. Today I look forward visiting the Villa Méditerranée and find there some of the feelings and concepts of that research and art work.

Rudy Ricciotti, Tommaso Sacchi and Stefano Boeri introducing the Villa Méditerranée

Rudy Ricciotti, Tommaso Sacchi and Stefano Boeri introducing the Villa Méditerranée

Come nasce l’idea di realizzare una mostra su La Villa Méditerranée di Stefano Boeri?

E’ un’idea che ha preso vita intorno alla fine dell’anno scorso, quando Stefano Boeri stava preparando un ciclo di conferenze incentrate sul rapporto tra le sue architetture portuali e il mare Mediterraneo dal titolo “Mar Adentro”.

Villa Méditerranée,  Marseille |Exhibition at Centro arti visive di Pietrasanta

Villa Méditerranée, Marseille |Exhibition at Centro arti visive di Pietrasanta

Vedendo le presentazioni fotografiche preparate per le conferenze, ci siamo resi conto che un racconto per immagini, sotto forma di percorso espositivo, avrebbe avuto una sua coerenza. Solo un paio di mesi dopo i curatori della collettiva “Italia/Francia” (Gualtiero Vanelli e Alessandro Romanini) mi hanno chiesto di pensare ad un’esposizione monografica su La Villa Méditerranée di Boeri e così è stato. Abbiamo sin da subito lavorato con il fotografo Paolo Rosselli il quale ha realizzato tra il mese di gennaio e il mese di aprile 2013 una serie di “ritratti” che raccontassero nel dettaglio l’edificio marsigliese interpretandolo sotto le diverse chiavi di lettura: l’impatto estetico, l’inserimento nella dimensione portuale, il rapporto con il suo ‘dirimpettaio’ (il MUCEM di Rudy Ricciotti) e con lo specchio d’acqua dal quale sorge, le particolari linee di progetto che compongono e disegnano gli spazi interni dell’edificio.

Rudy Ricciotti about MUCEM

Rudy Ricciotti about MUCEM

Come si inserisce una mostra di architettura all’interno di un’esposizione collettiva di arte contemporanea?

Mi ha convinto molto la scelta –tutt’altro che banale- dei curatori della mostra collettiva di inserire anche l’architettura contemporanea all’interno del percorso di mostra. E’ un’autorizzazione esplicita ad essere considerata a tutti gli effetti un’arte contemporanea. In questo caso la porzione di mostra dedicata all’architettura è parte di un percorso condiviso, in grado di accogliere l’una e l’altra disciplina.

D’altra parte sono molti gli architetti che traggono ispirazione dall’arte contemporanea, non solo per quanto riguarda l’aspetto estetico o il fascino per i materiali che accomuna le due arti, ma anche e soprattutto per l’aspetto d’indagine e di impatto sociale che le opere, siano architettoniche o puramente artistiche, producono sulla società. A tale proposito, ho letto di recente un libro che raccoglie una serie di riflessioni di Jacques Herzog e Jeff Wall sul binomio arte/architettura, un confronto che ben interpreta questo non facile ma intrigante rapporto tra le due discipline contemporanee, in cui si parla di sperimentazione, narrativa e dimensione temporale,  passando all’analisi di aspetti come la fotogenia e l’estetizzazione pura dell’immagine come punti di intersezione nel dialogo tra arte e architettura.

Villa Méditerranée (5)

Antonio di Bella, Stefano Boeri e Rudy Ricciotti

Da cosa nasce l’idea di realizzare una mostra in grado di unire, in un unico formato espositivo, tre differenti linguaggi: la videoinstallazione, la fotografia e la scultura?

Il percorso espositivo è diviso in tre sezioni e tre sono i linguaggi che si misurano con l’edificio: le fotografie di Rosselli insistono sul rapporto tra la particolare struttura architettonica e lo specchio d’acqua dal quale prende vita, le videoinstallazioni (Carlo Alberto Mari) a camera fissa costituiscono una video-testimonianza di come il pubblico, i visitatori, gli operatori, si misurano con l’architettura. La scultura monoblocco di marmo è nata, invece, grazie a un’intuizione di Gualtiero Vanelli che ha pensato, nella terra del marmo per eccellenza, di interpretare l’imponenza dell’edificio con un prezioso monoblocco di materia locale. In effetti, il blocco marmoreo evidenzia la plasticità e l’unicità del disegno architettonico e mette in luce le peculiarità strutturali, prima tra esse, il grande sbalzo che costituisce il piano espositivo del centro marsigliese.

Con Stefano Boeri stiamo pensando a un racconto più ampio, che sia in grado di tenere insieme le sue diverse architetture che prendono vita proprio sul Mediterraneo. Una sorta di versione espositiva di “Mar Adentro” (il ciclo di conferenze di cui abbiamo parlato in apertura). Un percorso per immagini, e non di parole, che possa essere presentato in diverse città.

Rudy Ricciotti & Villa Méditerranée

Rudy Ricciotti & Villa Méditerranée

Un’ultima domanda riguarda la conferenza inaugurale. All’interno della mostra collettiva “Italia / Francia – l’innocenza del reale”, è stata organizzata una conferenza inaugurale con Stefano Boeri, Rudy Ricciotti e Antonio di Bella, come mai ha scelto questi nomi per il confronto di apertura?

Quando ci è stato chiesto di pensare a un dibattito inaugurale che gravitasse intorno al rapporto tra Italia e Francia, insieme a Stefano Boeri, abbiamo subito pensato a due figure molto diverse tra di loro ma che, nella cultura, nell’architettura e nel giornalismo, fossero testimoni autorevoli delle due nazioni. Ricciotti è stata una scelta azzeccata: Boeri e Rudy Ricciotti hanno recentemente dato vita a due edifici diversissimi tra loro, ma gemelli nella loro dislocazione e nel loro rapporto con il bacino del Mediterraneo. Due architetture portuali che hanno cambiato l’estetica, la frequentazione sociale e l’animazione culturale del waterfront marsigliese. Antonio Di Bella, già direttore di Rai3, oggi corrispondente Rai a Parigi, ha saputo approfondire le dinamiche di vita e di produzione culturale e ha avuto modo di commentare gli aspetti del quotidiano d’oltralpe; inoltre Di Bella –non tutti lo sanno- è un bravissimo cantautore che ha chiuso il pomeriggio inaugurale con una composizione musicale site-specific, dedicata ai due noti progettisti.

Rudy Ricciotti & Villa Méditerranée

Rudy Ricciotti & Villa Méditerranée

La Villa Méditerranée  – Marseille

Centro Arti Visive di Pietrasanta, Via dei Frati 6 – Pietrasanta (Lu) – direttore@cavpietrasanta.it – Tel/Fax 0584/792655 – dal 20 luglio al 15 settembre 2013 (orario 19/24)

progetto di Boeri Studio (Boeri, Barreca, La Varra)

fotografie di Paolo Rosselli

maquette marmorea realizzata da Robot City  – Carrara (Ms)

videoinstallazioni di Carlo Alberto Mari

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